being cristina

Mi è impossibile raccontare di questo libro senza raccontare la storia di come io e lui ci siamo trovati e poi incontrati.

Il 26 settembre 2016 mi trovavo a Verona.
Ultimo giorno di una microvacanza per il concerto di Zucchero visto il giorno prima. Entro in una libreria e mi metto a curiosare…chissà perché mi casca l’occhio su questo libro:
NON TUTTI GLI UOMINI VENGONO PER NUOCERE
Leggo la trama e ridacchio…Sembrava quasi la storia della mia vita! Non potevo lasciarlo lì. Ed è così è approdato a Cagliari.
Ma ci sono voluti mesi, quasi un anno prima che il libro mi dicesse: leggimi

Ed era effettivamente il momento giusto, il momento di connessione assoluta fra me e Cristina, la protagonista.
Cristina, rompe con il fidanzato e decide di farsi una bella dormita con un bel po’ di Valeriana, ingurgitata con un po’ di vino. Peccato che il suo ultimo messaggio all’Ex venga frainteso, e Cristina si ritrova con un tubo in bocca, a biascicare parole, cercando di dire val… ( eriana) …val….V A L I U M capiscono i medici…. E via col tubo in gola!

Aprendo gli occhi…La visione: il medico del pronto soccorso.
Marco. Occhi scuri, capelli ricci, barba
( l’autrice conosce la descrizione del mio uomo ideale?!)

Il colpo al cuore. ( non solo di Cristina)
Fra una chiacchiera e l’altra, si insinua in Cristina quella sensazione di comodità, sicurezza e familiarità che comincia a farla innamorare di Marco.
E siccome le tipe come Cristina ( e come me) si incasinano la vita senza neanche accorgersene… Nel giro di pochissimo tempo succede che:
– Marco è fidanzato con una collega del pronto soccorso ( la donna perfetta)
– Cristina viene invitata a casa sua
– Le viene combinato un incontro con un loro amico che crede di essere fidanzato con lei.

Ma non è tutto.
Cristina perde pure il lavoro e si ritrova a dover vivere con i suoi genitori, la coppia perfetta, e il suo gemello Luca, un secchione plurilaureato sempre chiuso in camera sua a fare strani esperimenti.
Unica risorsa la sua amica Carlotta, insegnante di yoga, che la ospita a casa sua per farla scappare dalla convivenza in famiglia.

In tutta questa situazione di strani incastri, il rapporto con Marco a poco a poco diventa sempre più amichevole, e Cristina non ha ormai più dubbi. Lo ama.
Ma…ci sono sempre dei MA…
Torna il suo ex e la illude.
Trova un nuovo lavoro…o meglio un riciclo del vecchio, ma molto più umiliante e non riesce a levarsi di torno l’opprimente e insopportabile amico di Marco e Stefania, la coppia perfetta, che le ricorda costantemente quanto i suoi sentimenti per Marco siano “sbagliati”.

Fino a che l’escalation di questa situazione non esplode.
Tutte le verità verranno svelate.
Ma mica finisce qui! No no!

Cristina si prende una pausa. Va via, in un monastero a meditare, lontana dal mondo per avvicinarsi a se stessa…e ritrovare la sua strada.
E la trova. E cambia tutto.
Non ci crederete forse ma l’universo lavora veramente per noi, e se noi lo accogliamo, e se lasciamo andare, e se liberiamo noi stessi dalle zavorre emotive…Accade che ogni sogno si avvera.

E così Cristina trovando se stessa, trova anche un’altra versione della storia, una versione che non sapeva e che la stava aspettando…Forse da tutta la vita 🙂
Non vi rivelerò questo finale, che per me è stata una vera sorpresa.

Il mio rapporto con questo libro è profondo fin da quando ho letto la prima citazione e ci ho trovato un concetto che pensavo di aver inventato io. ( che presunzione 😛 )
Proseguendo la lettura, sono stata conquistata dallo stile diretto, semplice e così vicino al mio modo di scrivere e di pensare che è stato come leggere me stessa scritta da un altro.
L’autrice Federica Bosco, ha messo tanto di se stessa e tanto di ogni donna, creando una storia vera attraverso cui possiamo rispecchiarci, ma che ci offre tantissimi spunti di riflessione e di crescita, il tutto con leggerezza e simpatia.
Sicuramente un libro rifugio, quando abbiamo bisogno di un amico ma anche un libro distensivo e divertente per i momenti di svago di diversità.

Consigliato alle donne, ma anche agli uomini, perché fa bene a tutti vedere il mondo con gli occhi dell’altro 🙂
Buona lettura!

Tornare

E’ sempre un po’ strano per me tornare qui a scrivere dopo un po’ di silenzio, non so mai se ho perso il filo, se sono in solitaria o se esiste ancora qualcuno che frequenta questi lidi. però poco importa, ho sempre scritto principalmente per me stessa e secondariamente, a volte con la speranza di condividere qualcosa in modo che qualcun altro si sentisse meno solo, o meno alieno. oggi ritorno proprio perché sento la necessità di condividere un’informazione che probabilmente i più troveranno assolutamente irrilevante, o forse no, ma per me è qualcosa di straordinario.

Un mese fa, circa, frugando su instagram, credo, che non mi piace affatto ed uso pochissimo vedo un video, una robetta veloce…non lo vedo neanche tutto perché non so come poi ho cliccato altrove, ma ciò che riesco ad assimilare mi si stampa in testa, il ragazzo nel video diceva di essere altamente sensibile; P.A.S ( persona altamente sensibile) e questa cosa mi è ronzata in testa per un po’ di tempo, fino a che forse il giorno dopo, con calma, ho fatto una ricerca. LA ricerca.

ho trovato il sito italiano e frugando…ho trovato me, come una specie di identikit, io, in ogni punto…e più leggevo più mi schizzavano davanti frammenti di vita, immagini dell’infanzia, di quando ero ragazzina e avevo sempre questo senso di “diversità” che non sapevo mai spiegare. Era una certezza che avevo ma che non sapevo spiegare. Per me era tutto sempre troppo, le mie emozioni erano sempre fortissime, mi stupivo per piccole cose, sentivo tutto così forte nel bene e nel male ma il mio modo non era consono alla cosiddetta “normalità” e accanto a quei frammenti di vita mi sono arrivate anche le voci di chi stava intorno: tu non sei normale. tu sei strana. tu sei pazza. Il mio bisogno di isolarmi, il mio rigetto verso certi ambienti, persone, verso certi stimoli…l’amore per l’arte, così forte da piangere a singhiozzi per la bellezza di un quadro, il mio rapporto viscerale e preferenziale con gli animali… Mi ero convinta alla fine, di essere sola, strana, un’aliena e di essere condannata a non essere capita e accolta. ma poi, continuando a leggere salta fuori che il mio cervello semplicemente processa gli stimoli in modo diverso. E immediatamente quel senso di attesa, diversità e incompiutezza si è dissolto. Ho anche compilato un questionario orientativo che era il mio ritratto… E non c’è dubbio. Sono nata P.A.S. lo sono sempre stata e ciò che forse mi ha confusa e frenata sono stati i 20 anni di antidepressivi che prendevo per la fibromialgia. Dopo averli abbandonati ho subito notato la differenza ma pensavo che fosse una specie di assestamento. Ma poi ho capito che sono semplicemente io. E che non c’è niente di strano, malato o alieno, è solo DIVERSO! E soprattutto, ci sono altre persone che funzionano come me, che sentono come e capiscono come mi sento perchè abbiamo le stessi lenti per guardare il mondo.

E’ stato un riappropriarmi dell’interezza di me stessa e non mi fermerò qui perché voglio approfondire la questione. quante persone P.A.S. potrei aiutare sapendo che lo sono anche io? Quante ancora non sanno di esserlo e magari capitano qui e lo scopriranno, riappropriandosi anch’esse di parti così fondamentali di sé?

Malgrado questo sia un periodo molto triste della mia vita che finirà solo in una tristezza ancora più grande .. Scoprire questo è stato un attimo di felicità immensa che mi ha regalato una serenità inaspettata e un senso di equilibrio immenso.

Ci saranno sempre quelle persone che non mi capiranno, che continueranno a squalificare i miei stati d’animo e a dirmi che sono strana o pazza, o esagerata ( epiteto gettonatissimo!) ma questa volta non avrò alcun dubbio su me stessa, avrò solo la certezza di accogliere me in toto e di provare compassione per chi ha paura della diversità.

Vi lascio il link del sito per avere avere informazioni, chissà…magari ci sono dei P.A.S. che leggono e non lo sanno ancora di esserlo: https://www.personealtamentesensibili.it/

Se siete P.A.S. fatemelo sapere, raccontatemi come lo avete scoperto!