Come fai a stare così tranquilla, mi chiede la pavoncella?
Non saprei…rispondo.
Forse perchè sono un porcospino.
Sono un esserino selvatico che ama stare in compagnia come da solo.
Ho un cuore tenero e una faccina buffa.
Due piccoli occhierri che scrutano il mondo,
e un nasino a patata che fiuta i profumi dell’inverno per capire quando ritirarsi e sente la primavera per poter scorrazzare fra i fiori delle campagne.
Mi piace stare su cucuzzolo della collina e guardare il mare da lontano.
Ma tengo queste cose nel mio cuore tenero.
Se fossi così tenera anche fuori, e venissero a mancarmi gli aculei, come farei?
Sarei troppo fragile per sopravvivere negli ambienti selavatici.
Un po’ di pioggia mi inzupperebbe.
Morirei di freddo e chiunque mi porterebbe via..Non potrei difendermi che mordendo, ma basterebbe poco a sconfiggermi.
Invece ho i miei bellissimi aculei!
Spaventano e intimidiscono che vuole prendersi gioco di me.
Mi aiutano a mantenere le distanze.
I miei aculei sono l’essenza della mia vita.
Senza di loro sarei perduta.
Mi proteggono dal freddo e dal caldo, dai nemici…
E quando ho paura, mi chiudo a passa, sola con me stessa, rannicchiata con la testa fra le gambe, in compagnia del mio cuore e loro mi proteggono, da tutto ciò che succede fuori.
Ecco perchè sono così…
Anche se dentro di me, sotto tutti quegli aculei, nella mia parte morbida, a volte basta l’occhiata di una lumaca contrariata o incattivita dalla mia presenza a far piangere il mio cuore…E vorrei solo abbandonarmi, sentire solo la mia morbidezza e lasciarmi andare.
Ma non posso.
Io sono un porcospino e devo sopravvivere. Dunque mi faccio forza, lascio perdere le lumace, o il sarcasmo dei tassi.
Fuggo i rumori troppo forti, mi cerco un cantuccio e quando sono stanca dormo.
A volte incontro altri porcospini simpatici e a loro permetto di vedere tutto il mio musetto.
Chi mi ama non sente gli aculei, perchè loro non pungono le persone che sanno come tenermi fra le mani.
Ma attenzione.
Basta un movimento sbagliato e mi ritiro.
Non ci vuole molto.
Quando mi ritiro gli aculei pungono e fanno male.
Sono abituata a contare solo su di loro e su di me.
Nel mondo selvatico tutto cambia in un momento. Possono arrivare volpi o lupi, o qualche umano irrispettoso che vuole catturare un porcospino per chiuderlo dentro ad una scatola.
Noi poecospini possiamo vivere con gli umani. Mase veniamo liberati, o scaricati via o riportati nel nostro mondo selvatico,ci dimentichiamo subito la civiltà e proseguiamo senza rimpianti la nostra vita.
Camminiamo leggiadri nella nostra goffaggine e siamo consapevoli che tutto ciò che facciamo e i sentieri che seguiamo dipendono solo da noi. Non siamo fatti per fare troppe comunelle.
Amiamo un compagno alla volta e lasciamo liberi i nostri figli una volta che sono grandi abbastanza per potersi procacciare il cibo.
Non amiamo i vincoli.
Siamo esseri liberi.
Siamo leggiadri e soli.
Dolci e pungenti.
Siamo unici e abbiamo bisogno di fiducia per aprirci. Guai a deluderci.
Una volta chiusi, rotoliamo via…e poi proseguiamo la nostra strada senza voltarci indietro.