a proposito di me

 

OCCHIO

 

Come sono, così mi vedi.
Sono un cumulo di difetti.
Non sto attenta.
Non sono sempre attaccata al telefono, a volte mi chiamano e non lo sento, e non richiamo quasi mai perché me ne dimentico, magari poi mando un sms scusandomi.

Preferisco esserci al 100%, se non è possibile lo dico e rinuncio,ma quando posso ci sono, sempre e c’è chi ne è testimone. Ma anche se non ci fosse , io non ho bisogno di avere credenziali.

perchè come mi vedi, così sono.
Sono ipersensibile e onesta fino all’ossessione. Cerco di essere corretta e sincera, e i piace chiarire le situazioni che mi stanno a cuore.
Non faccio giochetti e non amo chi li fa, perché quando me ne accorgo mi rompo i coglioni e sfanculo male e senza ritorno.
Non fare l’errore di pensare che siccome sono cordiale e gentile io sia anche una stupida.

No.

Non solo capisco, capisco molto chiaramente, e so osservare molto bene. E’ deformazione professionale.

Per cui come mi vedi sono.

Non nascondo le cose perché penso sia inutile, e non nascondo i miei sentimenti: se mi piaci lo capisci subito. Se non mi piaci lo capisci prima di subito, senza troppe ipocrisie. Se ti sto sulle palle evitami, non salutarmi, e te ne sarà grata.

Così sono e così mi vedi.

Ti sta bene?

Ok!

Non ti sta bene?

Che cazzo fai ancora qui? Mollami no?! Non perdere tempo con me! ADDIOOOO

Se non ti vado a genio mollami e basta ma per favore non stare nel limbo, perchè di tempo ne perdo anche io, e non ne ho più voglia.

i mumble del silenzio

images (1)

 

Sicuramente questo 2014  ricordato da me come l’anno in cui ho imparato a fare le cose da sola senza sentirmi male.

Tipo: andare a teatro da sola. Andare al cinema, da sola o stare 6 ore al mare da sola….senza sentirmi a disagio.

In realtà era tutto molto facile. Bisognava semplicemente farlo. Invece mi limitavo per paura. Di cosa poi….Queste esperienze sono state così belle e gratificanti che ora stanno quasi prendendo il sopravvento. Nel senso che ci ho preso così gusto che ormai mi dimentico di chiedere seriamente a qualcuno: ti va di venire con me? Mando inviti generici, nel senso, chi vuole venga, altrimenti, ciao, ci vado lo stesso. 

E’ una grande conquista.

Perchè tutto questo prologo?

Era semplicemente perché oggi, che è stata una di quelle belle giornate al mare da sola, solo io, la radiolina e le cuffiette, il mare, i pensieri hanno cominciato a vagare per conto loro.

Sono tornata indietro nel tempo. MI sono seriamente cheista: Stè dive cazzo eri in “quegli” anni? Perchè non eri presente a te stessa? Mi sono un po’ odiata, poi i pensieri hanno sfogliato altri ricordi, e pensato altri pensieri, non sempre belli, non sempre allegri, ma alla fine il maestrale si è portato via tutto.

Il nocciolo della questione è che poi sono tornata a casa e mi sono lavata in fretta, perchè dovevo andare a camminare con Gilda, ma ciò non ha impedito il classico momento riflessivo sotto la doccia.

So che ogni giorno, forse più volte al giorno, lo avete anche voi.

La doccia: l’introspezione.

E ho pensato …Non trovo più in me queste cose se sentivo. Come se non le avessi mai provate. Vuol dire che in realtà non erano vere? che non le provavo profondamente??

Perché ci sono altre cose che invece mi appartengono ancora, anche se non le sento più? Le sento mie, le ho trasformate.

Perché?

Qual’è la differenza?

Forse io….gli anni da una cosa all’altra…oppure la qualità del sentire?

Mumble…..mumble….mumble….

Non ho trovato risposta.

So solo che certe cose non mi appartengono più, dal punto di vista interiore. E se penso ai fatti, mi sembra assurdo che siano accaduti. Come se fosse la vita di un’altra persona.

L’unica risposta che riesco a darmi, adesso è che dormivo. L’anima era in coma, e quindi pure il sentire non era sveglio…E forse è per questo che ora sento che allora non ero presente a me stessa.

La conclusione?

Non c’è….tutto intorno a noi è in continuo movimento (cit. Tiromancino)

Memory of Robin

Robin i miss you

Ieri notte avrei voluto scrivere qualcosa, ma non ci sono riuscita perché ero troppo sconvolta per poter anche solo formulare un pensiero che fosse degno di lui.

Anche ora non scherzo. C’è chi mi critica per il mio prendere certe cose sul personale. Ma sta di fatto che quando qualcosa la ami, perché ne senti l’amore allora è così.

Perché l’amore, la dedizione, la passione, la forza l’originalità, la grandezza che Robin Williams metteva in ognuno dei suoi personaggi, tornava indietro verso lo spettatore.

Impossibile non amarlo, impossibile non stare male oggi. Perchè i suoi personaggi avevano una grandissima carica umana, e quella carica umana era lui,

Lui, con la sua faccia buffa, gli occhi profondi, il sorriso sornione…lui “piccolo peloso e buffo” ( come si definisce in Mrs Doubtfire),  sapeva dare ad ogni personaggio quel tocco magico che ti entrava dentro per non diventare parte di te.

Da Mork e Mindy a ieri, nessuno è rimasto indifferente, lui era qualcosa di più,  era una spiritello spiritoso, era dentro ognuno dei nostri cuori.

33 e mezzo di vita e non ho passato un solo giorno senza amarlo. Fin da piccola…Lui, sempre lui, una stima profonda, una affetto unico. E ora mi sento davvero addolorata. Soprattutto se penso a quanta sofferenza quest’uomo si portava dentro. Era un’anima fragile, che chissà quanto ha cercato di lottare. Ma poi non ce l’ha fatta più.

Questa strana vita non lo faceva proprio respirare, e allora ricordiamolo dentro ad un gioco, pensiamo che sia dall’altra parte delle dimensioni possibili, in uno spazio magico dove il suo sorriso potrà espandersi sul suo volto, dove respirare  la vita non sarà più così faticoso.

I miss you Robin, i will love you, for all my time.

Grazie, 

grazie per tutte le emozioni che mi hai regalato, non le dimenticherò mai.

 

tutututututututututu………Riattacca, chiamati e rispondi!

Non me la dai: te la tiri.
Mi rifiuti: sei una stronza e ti tratto male.
Mi lasci: ti uccido.

Come se tutto ci fosse dovuto. Come se l’altro fosse al nostro servizio. Sempre e comunque.
Chiunque ci delude, per aspettative che alla fine sono solo nostre, che abbiamo creato noi, diviene un carnefice che lo rende vittima di violenza più o meno esplicita.
Le relazioni oggi.
Tu,Tu,Tu, Tu, Tu Tu…. Dove sta l’Io?
Forse è schiacciato dalle responsabilità che vuole gettare sugli altri anziché gestirle in maniera funzionale.

Magari è il caso di cominciare ad usare il cervello ogni tanto e a puntare occhi e dito verso di noi anziché  sugli altri.

 

La persona giusta

IMG_4513

 

La persona giusta.

Il “vero amore” ( come se le storie sbagliate fossero  finti…)

 

Mi guardo attorno, tendo l’orecchio…sgrano gli occhi, apro il cuore per sentire… e tutto si riduce comunque a profonde riflessioni sulle relazioni.

SE è vero che non si può non comunicare, è molto vero anche non si può non relazionarsi o aver voglia di relazionarsi. Malgrado le soddisfacenti vite che facciamo e il benessere vario ed eventuale, alla fin fine tutti, ma proprio tutti spendono ogni giorno a riflettere questa cosa della persona giusta.

Ma chi sarà mai?

Esiste?

Che cos’è è una roba fantomatica rispetto a cui ci si interroga sempre.

Probabilmente risposte certe non ne esistono…Forse ogni persona è sia giusta che sbagliata a seconda dei momenti in cui si relaziona con l’altro…Altrimenti non si spiegherebbero alcune relazioni.

E’ tutto così mutabile…Non si può neanche dire: quello non era giusto…perché TU, TU lo eri? Forse quella persona dirà la stessa cosa di te. E poi c’è anche il caso in cui uno è “giusto” e l’altro no. Nel senso, uno si innamora ritenendo giusta quella determinata persona che però non ricambia. 

E allora cosa è giusto e cosa no?? Le persone sono giuste o sbagliate?

Dipende…”da che punto guardi il mondo tutto dipende”.

E poi…questa ricerca del “vero” amore…. Peggio del Santo Graal, se non trovano quello, Voi pensate di trovare il “vero” amore??

Ma poi…”vero”…Perché? C’è un pedigree? Un attestato di autenticità del sentimento?

L’amore non è vero né finto.

Piuttosto, secondo me, o c’è o non c’è.

E non confondiamolo con l’innamoramento! ( lo so lo dovevo scrivere quell’articolo ma non l’ho ancora fatto.) L’amore è un’altra cosa.

Ci scervelliamo a pensare a questa cosa puntando dito e occhio sull’altro.

L’altro è “giusto”. 

L’altro è il “vero”.

 

Ma Tu? “Cosa esser Tu?” ( citazione del Brucaliffo, ci sta sempre bene).

Io più ci penso, alla luce degli ultimi risvolti della mia vita e più penso che l’unica persona GIUSTA, sono Io. L’unico “vero” amore ( vogliamo chiamarlo così? ) sia quello che ho per Me stessa. 

Ma non per orgoglio o femminismo, perché se non altro se si tratta di me, magari resterò anche sola, però eviterò una cosa importante: perdere tempo. Il tempo è prezioso. Non torna indietro mai e certe cose scappano via. SE in in certi periodi non ti sei amato abbastanza da evitare certe relazioni tossiche, hai perso del tempo prezioso.

Se invece ti ami, se hai con te stesso un rapporto equilibrato e non cadi nelle relazioni tossiche allora sei salvo. 

La tempistica a volte è tutta. E per quanto mi riguarda, visto che il viaggio è ancora nel pieno del suo sviluppo ho capito questo:  ho sbagliato tantissimo, se certe cose sono accadute è anche perché io ero coattrice nella relazione. Forse alcune mie profonde insicurezze, ancora a livello poco cosciente hanno influenzato il mio agire ( anzi ne sono sicura) portandomi alla disfatta totale di cui ne pago le conseguenze in molti modi.

E allora…Anziché stare li a cercare nervosamente, in maniera assillante l’altro….trova Te stesso. Innamorati di Te, poi comincia ad amarti. Il resto è vita in divenire. Ma  senza l’amore per Te stesso, senza trovare Te stesso, non illuderti che esista il “vero” amore, o che ci sia la persona giusta.

Non aspettare niente, non cercare altro se non Te stesso, e appena ti sarai trovato e amato, guarda verso la riva del mare e arriverà sempre qualcosa di meraviglioso. Anche l’amore, anche quella persona che in tutto l’universo faceva un percorso simile al tuo per poi arrivare esattamente ad incontrare il tuo sguardo.