30 ….

Esattamente 30 anni fa, dopo 6 anni di fidanzamento, due giovani ragazzi Cagliaritani decisero di coronare il loro sogno d’amore.
Era una fredda e ventosissima giorabata di fine gennaio.
Lui l’aspettava all’altare con gli occhi verdi che brillavano illumati dai raggi colorati delle vetrate della chiesa… Rigido come un bastone, per paura di lasciarsi troppo andare a quella meravilgiosa emozione che stava vivendo. Essendo un animo romantico, quel momento rappresentava per lui l’apice della feleicità e della gloria per il suo cuore sensibile…
Lei è arrivata sottobraccio del suo anziano papà. Un uomo piccolo, ma duro come roccia..Al momento della passerella verso l’altare però, si potevano vedere i suoi occhi velati da un sottile bagliore… E quasta volta non erano i raggi del sole filtrati dalle vetrate, ma le lacrime di un anziano padre commosso.
La sposa pareva un’indiana. Gli occhi scuri, truccati leggermente, e la pelle olivastra contrastavano col bianco dell’abito. I capelli, tagliati un po’ più corti per l’occasione, incorniciavano il suo viso delicato ed erano raccolti in una coroncina di fiori.
Lei camuffava di più le sue emozioni. LO fa ancora…
 
Sono ancora così, dopo 30 anni…. Ma questa volta siamo in 4 …….
Questa volta lei tradisce un po’ di emozione, una strana paura data dalla consapevolezza di una vita passata più tempo con lui che da sola.
Idem per lui, che questa volta si trattiene. Ma parlano i suoi occhi.
Dopo 30 anni siamo in 4.
Siamo seduti ad tavolo a cena e parliamo di noi, di loro, di come siamo nati, di queste quattro persone chiamate famiglia.
Di una piccola grande storia che è solo nostra, fatta di risate, di momenti difficili, di incompresnsioni, litigi, paci fatte e tante emozioni….La storia della nostra piccola famiglia, della nostra nicchia nel mondo…. della nostra casa.
 
Tanti auguri Mamma e Papà…. un po’ vi invidio bonariamente.
 
Ora è sempre più diffcile trovare la persona"giusta", è sempre più difficile trovare le strategie adatte per andare avanti nel tempo come avate fatto e continate a fare voi.
Ma sono felice di avervi come esempio, nel bene e nel male.
 
Vi faccio una promessa, quando nei momenti di crisi personale penserò che l’amore non esiste… Tornerò con la fantasia a quei due ragazzi di 30 anni fa che si sono scambiati un anello, in una fredda giornata di fine gennaio….

Ricordiamoci di ricordare …

Primo Levi

 

 

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che tovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

 

La settimana ….

E’ finita o quasi.
Questa settimana è stata scandita dal seminario di orientamento al lavoro.
Oggi è stato l’ultimo giorno.
Sono moooolto contenta  ! E’ stato abbastanza pesante perchè dalle 15 alle 19, in un’aula tutta in legno veniva sonno. POi anche via Ospedale non è che sia il top della comodità ma è andato tutto bene e sono molto conte di aver sfruttato questa opportunità che l’Ateneo ha offerto.
Mi sono sentita meno sola nelle mie incertezze e in questo percorso strano che è il post lauream.
Per cui, vagabondi, visiatorim o turisti che di tanto in tanto mi passate a trovare, se siete laureati, tenete d’occhio il sito dell’università, ci saranno altri seminari prossimamente e ve li consiglio.
Ci hanno spiegato come muoverci e ci hanno dato delle dritte sull’imprenditoria ( che non è tutta rosa e fiori, solo le persone davvero speciali e particolari ce la fanno)  e ora mi sento meno ignorante di prima.
Oltrtutto hanno reso disponibili on line, tutti i materiali didattici che potrò stampare e consultare quando mi sarà più opportuno.
Veramente una bella cosa. Quando succedono queste cose, quando posso scambiare idee…. quando mi sento "giovane" ossia… ancora un po’ matricola e posso scambiare idee con altri colleghi, mi torna l’entusiasmo, e la grinta.
La disoccupazione è dura, deprime un sacco, intristisce, specie se sai di dover aspettare.  Nel mio caso, sarà dura e sarà a piccoli passi, ma ora come ora, visto che ho cominciato unja personale lotta contro la mia stessa impulsività credo mi faccia anche bene !!
 
Domani… Non riposo, perchè inizio la nuova scuola.
A questo proposito però innalzo la bandierina del no-comment. Perchè ancora tutta la faccenda è legata a cose poco digeribili per cui…
 
Ragazzi miei, oggi sono in vena di sbaciucchiamenti.
Vi bacio tutti indistintamente!

sovrapposizioni

Incredibile.
Probabilemnte in questo periodo c’è un sovraccarico.
Forse l’assenza diventa presenza. Nel momento in cui la nomino esiste, quindi ciò che non esiste lo fa tramite l’assenza. Non lo so, non lo voglio nemmeno sapere perchp non mi interessa.
Sta di fatto che oggi….
Oggi al seminario una persona ci ha raccontato la sua esperienza lavorativa.
E’ stato incredibile. Non l’ho guardato subito questo "signore"… eppure mi è passato davanti…Poi è sceso dalla gradinata dell’aula, si era nelfrattempo tolto il giubbotto…E’ sceso e io, in seconda fila, l’ho visto. L’ho guardato. E C’eri tu!
Probabilmente il mio viso si è decolorato, diventando ceruleo.
Movenze, profilo, sorriso… Eri tu. Con qualche anno di più. Come se ti avessi proiettato nel futuro. Cercavo i tuoi occhi nei suoi, invano.
Ma eri tu. Immaginavo te al suo posto. Il posto per te, quello giusto. E’ stato così sconvolgente, che mi venivano le lacrime agli occhi e stupidamente le asciugavo pregando che nessuno potesse leggere quel turbamento nel mio volto.
E’ stato come proiettarti nel futuro. Prendere un ricordo lontano e mandarlo avanti nel tempo… Fra una decina di anni.
Perchè è così che ti immagino. Con quella voglia di fare, di imparare, di creare, con quell’intelligenza, e il tuo brillare, il tuo cavartela sempre, con modestia e umiltà, col sorrisetto ammiccante di sa benissimo che sa colpire, con la voce un po’ impostata… La sua era diversa più forte della tua. Stessa altezza…. e stessa pancetta… che so che c’è anche se non la vedrò mai. Uguale. Potrebbe esserti padre ma è troppo giovane.
Continuavo a cercare per tutto il tempo i suoi occhi cercando i tuoi, ma ogni volta, fortunatamente tornavo alla realtà.
Sono i miei occhi che vogliono vedere questo?O era così….
No… era così… Forse è stata un’illuminazione…. La consapevolezza che andrai avanti, che giallo splenderà di luce propria più forte, che tutte le cose che a modo mio "amo" di te, sono quelle cose che ti renderanno migliore, più forte e vincente. Le stesse cose per cui che mai esisterai, come non esisti ora.

Arcord – giallo nel cuore

Prendo in prestito un termine dal diletto di nonno che dovrebbe voler dire "ricordo".
 
Sei il giallo nel cuore.
Sei parole e musica. Un ricordo che mi da pace, che prendo nei momenti di solitudine e lo riguardo e lo rivivo.
Un ricordo la cui intensità mi da le lacrime agli occhi.
Un ricordo, un colore, un profumo che non so definire, una carezza che non conoscevo, l’unica volta in cui ero davvero io, in cui leggevo in altri due occhi che non erano i miei la stessa solitudine, la setssa paura, la stessa voglia di sonare e di condividere i sogni.
E il giallo ha dipinto le pareti del mio cuore accendo i miei occhi di un sogno fantastico per che breve tempo è stato realtà.
Come prendere  un sogno di bimba e rivestirlo di realtà.
Un regalo così grande, un regalo così bello che non posso scordare e che non voglio perdere nonstante la realtà presente sia tutta diversa.
 
Sento quella musica, e il mio cuore che batte.
Il cuore, il respiro che si perde in me, in un abbraccio, in un momento piccolo e grande.
 
Qualcosa che tu non sai o che forse conosci troppo bene.
 
Qualcosa che non esiste più nè mai esisterà.
 
Forse… a volte penso… forse… certe cose succedono solo una volta. Solo per un attimo… Eri tu il mio giallo nel cuore e lo sarai per sempre in quel ricordo che fa parte di me e di null’altro, in quel ricordo che amo perchè l’unico modo in cui potrei amarti è come giallo nel cuore.
 
 

sotto i mostri

Ho appena finito di vedere Monster.
Ce l’avevo in VHS da non so più quanto tempo…. Oggi ho decido di vederlo.
Pazzesco…
Quando mi capita di interessarmi a questo "casi umani", perchè questo sono, resto sconvolta.
E’ come se il mio senso morale si dividesse in due parti, in cui quello più misericorsiosamente psicologo si dimena per sopraffare l’altro… forse più legato ai luoghi comuni o alla massa.
Quella donna è stata giustiziata nel 2002. Ha fatto fuori un tizio che l’ha legata e picchiata e che sicuramente l’avrebbe uccisa dopo averla violentata ripetutamente… magari con oggetti… o magari l’avrebbe lasciata in terra agonizzante. Lei ha preso la pistola e l’ha ammazzato.
In una situazione isolata di questo tipo credo che tutte le donne l’avrebbero fatto.
Io probabilmente si.
Ciò che bisogna tener conto è che questa donna prima di quel giorno era già stata violentata e picchiata.
Si prostituiva da quando aveva 13 anni.
E dopo quella notte… qualcosa è scattato in lei, qualcosa che era stato silente e soffocato forse dalla realtà, fino a QUELLA  notte. Da quella notte LEI è diventata un mostro, un’assassina feroce, che ha ammazzato tutti per soldi e per la macchina, il suo fine era rendere felice una ragazzina lesbica e insicura…Una ragazzina tenerissima a cui si era aggrappata. Forse l’unica cosa pura che ha incontrato nella sua vita.
Non si può contestare una pena…. Chi uccide merita il carcere.
Ma questo lato di me che spinge non a giustificare ma a spiegare… si chiede… Ma non si poteva cercare per lo meno di constatare la condizione di estrema sofferenza, di disperazione di quella donna?
E poi perchè le persone vengono giustiziate dopo anni?
Cacchio se dovete farlo, fatelo subito.
Non posso fare a meno di pensare che probabilmente dopo una vita come quella il minimo che potesse capitarle era di doventare una serial killer.
Cosa avrebbe potuto fare? Si ok, c’è sempre modo di scegliere, ma credo anche che la disperazione e il dolore siano a volte così forti da schiacciare tutte quelle perti umane meravigliose di cui siamo dotati lasciando posto ai lati umani così brutali che solo noi possediamo in quanto esseri umani.
 
Resto sempre perplessa. Provo un senso di pena di per queste persone ho sempre la speranza che un giorno si possa offrire loro un degno aiuto e supporto.
Perchè sono assassini è vero, ma lo sono poichè vittime di sofferenze che nessuno di noi può capire e che mi auguro mai nessuno possa provare.
A volte la pazzia non è solo figlia di errori fisiologici o di neurotrasmettitori o di neuroni che sbagliano strada…
A volte la pazzia è figlia di condizioni così massacranti per l’animo che la pazzia, incredibile ma vero è come una sorta di dimensione in cui l’animo distrutto si rifugia. E’ come il mondo al contrario, dove la fantasia diviene realtà per non morire.
 
Quando faccio questi discorsi pesno che non riesco a spiegarmi… o che gli altri non mi capiscano.
Non sto giustificando i mostri, come vengono chiamati, voglio solo dire che nessuno ( o quasi) si sveglia una mattina e dice: oggi ammazzo tutti.
C’è qualcosa dietro, c’è qualcosa che sorregge qesti comportamenti. E’ giusto che queste persone vengano punite,ma è anche giusto, a parer mio tener conto della loro sofferenzae cercare di scorgere nei loro occhi quel lato umano, veramente umano che la vita stessa e il dolore hanno calpestato e coperto….

le cose strane

Ok. Visto che sono malata, scazzata e annoiata, scrivo un po’. Poi dopo mi vedo un film ( mi vedo un film non suona bene in italiano,ma freghiamocene)
Le cose strane….
Si, ad esempio, perchè l’influenza man mano che i giorni passano anzichè guarire peggiora?
Eppure sono tappata in casa. Sono uscita solo mercoledì per andare a teatro che c’era Jhonny Dorelli ( oltretutto uno spettacolo fantastico, troppo divertente)però non ho freso freddo perchè all’alfieri si stava benissimo, ero coperta bene e fuori c’era solo un po’ di umidità, ma non freddo.
Trovo questa cosa strana perchè in genere in 3 /4 giorni guarisco. Sto prendendo antistaminico, aspirina, fluimucil e niente. Ogni colpo di tosse prima era una martellata in testa, ora un colpo si in testa che al petto. Poveri bronchettini 😦
 
Un’altra cosa strana, un vero fenomeno di cui non riesco a darmi ragione e che ha cominciato averificarsi da un po’ è che Tommy- Tommy sta assumendo atteggiamenti e pose tali e quali a Trilly.
Ieri era da paura. Si è coricato nella cesta, ha poggiato la testa sul bordo, e poi una delle zampe anteriori… Stile antico romano. Come lei!! Si metteva esattamente nella stessa posizione!! Non può essere solo il calore del termosifone, non voglio crederci. Io credo un po’ nell’imprinting, nel senso che quando Tommy è arrivato a casa l’ha presa come modello. Ogni volta che suonano alla porta, se lui è in casa si precipita verso l’ingresso, come lei.
Ma queste movenze… Sdraiarsi al sole con la testa che poggia sul bordo della cesta… lo faceva solo Lui, lui lo sta facendo solo da un po’!
Questa è proprio una cosa strana. Mi fa anche un po’ effetto… a volte sento ancora i suoi rumori…. Ma forse quelle sono allucinazioni uditive da stress. ( La psicosi per il momento non è ancora arrivata!!! Spero mi colga , se non mai, almeno il più tardi possibile )
 
Un’altra cosa che è strana e bizzarra è la mia manina.
Ho scoperto che lancia messaggi. Mi da dei segnali fisici sul mio stato d’animo.
Questo è un altro miracolo della psicosomatica, cosa in cui credo assolutamente e con tutta mes tessa. Il corpo ci dice che le cose che non vediamo di noi… o che non vogliamo ammettere o tirare fuori.
Se non sto bene, se sono nervosa, o se sono arrabbiata o stressata, insomma se l’uomore è "pollice giù" la pelle resta sempre in risalto, come se la cicatrice si increspasse ( arrabbiata pure lei) , mentre se sto bene, se sono rilassata e contenta, miracolosamente la cicatrice si abbassa e la pelle sembra quasi normale!!
Mia mamma mi ha riso in faccio quando le ho detto questa cosa, ma è innegabile che sia così.
Come è vero che l’amore fa passare i malanni piccoli e grossi!!!
A me ad esempio, tempo fa, faceva sparire magicamente i brufoli.
Questa persona non lo sa, ma mi ha curato l’acne in 3 … "sedute".
Spero non lo scopra mai perchè sarebbe anche capace di chiedermi la parcella!
 
Un’altra cosa strana che non mi spiego se non la presenza di un tasso un po’ elevato di umidità è che la mia rosellina di Jericho, che avevo aperto qualche tempo fa, e che ora dovrei far richiudere per ristabilire il ciclo di vita… non si chiude.
Prima però si chiudeva sempre dopo 3 giorni senz’acqua!!
Ora non si chiude, e non è nemmeno tantissimo sbiadita. Rimane un po’ verdina… Certo molto chiara, ma ci sta mettendo un sacco a chiudersi. Non l’ha mai fatto da quando è con me. ( chissà qual’è la sua storia… le rose di jericho vivono secoli….Chissà da dove viene lei…)
 
Insomma. Ultimamente cose strane.
Questo discorso non ha un fine preciso.
Quindi non lamentatevi se ciò che avete letto non vi interessa o lo trovate subito.
Non siete qui,per costrizione, ma solo per caso… fortunato sfortunato che sia. E fortunatamente nessuno vi trattiene qui.
 
Con un tempismo perfetto mando i saluti a chi spesso capita qui, e legge le mie cose, tra breve mi allontanerò dalla postazioni da cui vi scrivo.
Per oggi è tutto.
A si biri a tuttusu.
 

eppure sentire

Soundtrack.
Elisa ha fatto bene. E’ una colonna sonora, il suo piano che suona, intorno a questa stanza, intorno al piccolo mondo.
Eppure senire, che piange dentro.
 
Finalmente qualcosa si è spezzato.
Finalmente sento.
 
Mi fa pensare ad un giorno di pioggia.
 
Rimescolo i pezzi.
Finalemnte due lacrimoni.
Li aspettavo da mesi.
 
Hanno spezzato le barriere del mio cuore, mi hanno fatto sentire con chiarezza l’umiliazione delle TUE parole, dette forse con noncuranza, senza pensare che probabilmente erano parole pesanti che potevano ferire.
Non c’è rancore.
Non c’è rabbia.
C’è solo che finalmente sento e finalmente so, meglio di ieri, forse meno di domani, quello che avevo dentro.
 
C’è che non c’è più nulla.
Non c’è controllo su ciò che è stato, nè su ciò che accadrà.
Magari non c’è controllo su nulla.
 
A volte si lascia andare e basta ed è così che faccio, oggi.
Lascio andare.
Tutto ciò che viene, lacrime, sorrisi, malinconie, piccole gioie.
 
 

qualcosa che non c’è

Tutto questo tempo a chiedermi
Cos’è che non mi lascia in pace
Tutti questi anni a chiedermi
Se vado veramente bene
Così
Come sono
Così

Così un giorno
Ho scritto sul quaderno
Io farò sognare il mondo con la musica
Non molto tempo
Dopo quando mi bastava
Fare un salto per
Raggiungere la felicità
E la verità è

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c’è
Invece di guardare il sole sorgere

Questo è sempre stato un modo
Per fermare il tempo
E la velocità
I passi svelti della gente
La disattenzione
Le parole dette
Senza umiltà
Senza cuore così
Solo per far rumore

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c’è
Invece di guardare
Il sole sorgere

E miracolosamente non
Ho smesso di sognare
E miracolosamente
Non riesco a non sperare
E se c’è un segreto
E’ fare tutto come
Se vedessi solo il sole

Un segreto è fare tutto
Come se
Fare tutto
Come se
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole

E non
Qualcosa che non c’è

 
 
 
 
Oggi ho in testa questa canzone. Non so. Forse rispecchia il mio stato d’animo.
Lo Spiritello cova qualcosa. Sento che mi sussurra cose…. Ma non lo ascolto. MI sta guardando. E’ avvolto nella sua foglia, e mi fa quello sguardino furbetto che solo io conosco.
Tanto non lo ascolto…. So che mi direbbe…. Qualcosa che non c’è….
 

Tra sogni e realtà…

Ti ho sognato di nuovo.
Questa volte però eri lontano. La sitauzione poco chiara, non capivo…. Una tavola immensa. Tu dall’altra parte, io terrorrizzata da te. Nessuna parola.
Questa volta nessuno ha parlato. Solo uno sguardo… Probabilmente perchè in effetti non c’è nulla da dire.
Ciò che dovrei dire io, riguarda solo me. Tu probabilmente non hai nulla da dire perchènon c’è nemmeno nulla da pensare.
Infatti non ho capito questo sogno. L’altro era più bellino… almeno agivi.
Boh…. Forse è perchè a volte ti penso… ci penso…E tutto si chiude nel vuoto di quell’attimo.
 
Ma fra tutto questo mondo interiore, per fortuna fa capolino la realtà, fatta da persone vere, che ci sono, che sono qui, che posso toccare, che mi parlano, e a loro modo mi stanno riependo la vita di tante piccole cose belle che tutte messe insieme sono una sola cosa meravigliosa: AMICIZIA.
 
Lo so che a volte sarei da prendere a schiaffi. Che mi arrendo alla malinconia. Ma sono momenti, e vedi i vostri sforzi, quella costante ricerca di strappare dal mio volto un un sorriso. A volte ci riuscite… A volte vinco io. Ma siete sempre in vantaggio, questo lo  riconosco.
Vi preoccupate di me. Di come sto dentro, e questo non è da tutti.
Ma non c’è bisogno di altro.
MI state dando tutto quello di cui ho bisogno, tutto quello che voglio è già qui.
E’ l’affetto ched mi date, il vostro essere presenti, il vostro fare capolino, anche solo con un messaggio in una giornata di pioggia… Una vostra risata, un sorriso che mi contagia, svagarsi, ridere con voi. Voci. Le vostre.
MI piace questa realtà, solità ma nuova,perchè voi siete reali, e quando mi scontro con i fantasmi di cose passate che inveitabilmente tornano perchè sono parte di me, so che al mio fianco ci sono validi alleati… perchè ci siete:)
Chi da decenni, chi da meno.
Oggi il mio pensiero è tutto per voi.
Lo so che a volte ciò che sembra grave non lo è davvero. Sono io che digerisco lentamente….ogni cosa!
 
Volevo scrivere queste coseda giorni… ma mi sentivo un po’ vuota..
Oggi ci ho pensato meglio…
 o …forse è stato un bicchiere di vino… Chissà… In vino veritas …
 
 

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