Dal diario di una psicologa in procinto di finire il lavoro a tempo pseudo-determinato…

Poco fa mi sono resa conto che martedì dovrebbe essere il mio ultimo giorno in casa famiglia.

E’ da 7 mesi che mi ripeto che è una sostituzione e lo ripeto anche alle ragazze… Probabilmente perchè ho sempre paura di affezionarmi…

Non riesco a considerare questo tipo di lavoro come qualcosa che poi una volta a casa finisce… Perchè non è che ho proprio un ruolo…ossia… Stè si fonde con le sue conoscenze, ma alla fine è sempre Stè là dentro, con loro, che fa la spiritosa che canticchia le canzoni di Mary Poppins, che le porta in giro…Ecco lo sapevo… I questi 7 mesi mi sono affezionata a tutti…

Certo,ho avuto dei momenti faticosi, e a volte la mia pazienza è stata messa a dura prova!Però… sono stati dei mesi importantissimi…ho imparato a relazionarmi con loro… a conoscerle piano piano e a capire come avvicinarmi a loroe come farle avvicinare a me…

Al di là dei soldini ( che ahimè proprio ora che verranno a mancare mi servono più che mai…) questo lavoro mi è servito tantissimo per avere una nuova conferma che mi piace farlo! Mi dispiace finire, ma lo sapevo fin dall’inizio, e ho anche avuto due mesi in più.. per cui…Se dovessero confermare che martedì è l’ultimo giorno…Spero di non mettermi troppo a piangere …

 

cambiamenti

E’ proprio vero che tutto cambia…le vite, i rapporti, le condizioni, i lavori… quando ci sono…

Non mi sono mai piaciuti i cambiamenti troppo improvvisi… Mi destabilizzano… anche perchè cambiano sempre le cose che pensi non cambieranno mai.

Quando pensavo che fra 20 anni avremmo preso ancora il cappuccino insieme era proprio così, ci credevo, e non avevo alcun dubbio. Poi è cambiato tutto.

Credevo che fra 20 anni sarei ancora andata nella solita palestra, magari coi soliti compagni…AHAHAH ILLUSA! La palestra ha chiuso.

Non mi abituo mai.

Ma forse devo parlare al passato… Non so se sia l’anzinità che avanza… o il fatto che ormai ho scrammentato abbastanza…Quindi sono disillusa e sopratutto visto che è un periodo pieno cerco di conservare le energie… ma non mi stupisco più di nulla. Tutto ciò che vedo, al massimo mi sorprende e mi fa regolare di comseguenza. Non mi dispero più, ho imparato piano piano negli anni a prendere atto delle situazioni e farmi esami di coscienza costantemente, e poi… vado avanti.

Non si può fare altro. Si va avanti prendendo atto della precarietà di qualsiasi cosa, niente durerà, tutto potrebbe modificarsi… quindi anche le cose che ora non mi piacciono, in futuro potrebbero ricambiere di nuovo…

Stranamente questa cosa mi da anche un senso di tranquillità.

Sarà la saggezza dei vecchi che un po’ è penetrata nel mio spirito?

Non saprei…ma certe cose dentro di me non sono cambiate e sono ricambiate a loro volta.

Sono le cose che mi danno forza…

la vicinanza spirituale, l’affetto…quelle amicizie che ritrovo dentro di me anche a distanza. Perchè sappiamo di esserci,anche a milioni di km di distanza, anche se il mondo va male, anche se crolla tutto.Perchè ci saremo.Semplicemente perchè ci vogliamo bene a prescindere da qualunque cosa capiti attorno a noi.

Diario una psicologa semi disoccupata: bilico…

In bilico fra tutti i mei “vorrei..”

Potrebbe essere un ottimo inizio. Eh si.

O forse sull’orlo del precipizio… Chissà?

Le cose non vanno mai come credi.

Ovviamente in 6 mesi di lavoro tutte le situazioni più faticose e irritanti arrivano nelle ultime due settimane e proprio quando alla fine del tunnel si vede uno spiraglio di luce, ecco che la legge di Murphi, come una spada di Damocle … si stacca e cade tagliando a fettine qualunque cosa.

E torneremo punto e capo, o comunque niente sarà come avremmo voluto.

A volte credo, sono proprio convinta in effetti… che non riuscirò mai a prendere la mia strada nonostante lo voglia disperatamente.E’ tutto troppo precario e instabile.

E’ tutto troppo troppo incerto…quella firighedda che avevo di finire tutto sembra essersi riassorbita in pochi  e brevi attimi. Tutto torna indietro e mi viene voglia di prendermi a schiaffi.

C’è la vocetta nel cervello ( è sempre la mia non è una “voce da schizofrenici, state tranquilli!!) che mi dice: ecco vedi?ti eri illusa,pensavi di no, invece si altrimenti ora non ti sentiresti svuotata!Idiota!Quante volte te l’ho detto???Quante volte sei caduta?E quante volte ti sei dovuta rialzare da sola?Ecco, l’hai fatto di nuovo!

Inevitabilmente una parte del mio cervello, una piccola piccola parte si faceva un bel filmetto in testa, sperando di raggiungere un’equilibrio “normale”.

E’ come quando da ragazzina molto insicura e troppo complessata quale ero, mi sembrava troppo assurdo che un ragazzo potesse provare interesse per me e non mi sentivo per niente uguale alle altre…E mi chiedevo… perchè io no?

La risposta allora era: ma ti sei vista?Ti vesti come un sacco per nasconderti,non sei neanche in grado di aprire bocca senza diventare tutta rossa e balbettare!E ci credo che non vede nessuno!!

Oggi la risposta è: ma dove credi di andare?Non hai nulla!Solo tanti pezzetti di carta… che però non sono soldi, sono solo titoli!Laurea, master, specializzazione. Non ti paganoe non ti APpagano.

Non hai un lavoro, e quello che hai sta per finire, non hai più un soldo, non hai più niente e forse ora non hai neanche più la speranza. Perchè va tutto male, proprio quando credi che vada bene.

Cosa mi direi se fossi una mia paziente??

Che è un momento. Che non durerà per sempre.

Ma il fatto è che non ci credo proprio.

Beuffff, negatività alla stelle, ma forse è meglio gettarla al vento no?

Forse fra una ventina d’anni ossia quando avrò 50 anni troverò un lavoro fisso e con l’arrivo della menopausa, visto che sarò stata troppo povera e stanca per avere dei figli, magari mi comprerò una bella scimmietta ammaestrata.

Quella pazza malata della prof. M. direbbe che è colpa del capitalismo che adesso è in discesa e che dovremmo aspettare la sua risalita.

Peccato che i tempi biologici delle donne non abbiano molto a che vedere col capitalismo.

E sopratutto… I MIEI TEMPI sono solo miei e pare proprio che io abbia un orologio che non va bene.

Che fare?

Niente. Perchè niente si può fare.

Davanti a certe cose si è solo impotenti, ma è sempre così dopo i miei fantastici 25 anni, ovviamente i 30 non dovevano essere da meno.

Basta.

passo e chiudo, non vorrei essere troppo patetica.

Diario una psicologa… specializzanda – riflessioni sulla professione –

L’altra notte, tanto per cambiare stavo un po’ vagando con la mente e poi come al solito i pensieri sono arrivati a pensare al mio lavoro.

E ho pensato che purtroppo esistono persone che lo dequalificano e lo squalificano, pensando che Noi non serviamo a niente, che è più importante sparare 4 farmaci al paziente e via.

Noi non diamo farmaci, ma sapete…: NOI ABBIAMO LA RESPONSABILITA’, IN CERTI CASI, CHE QUELLA PERSONA COI FARMACI NON SI UCCIDA.

ABBIAMO LA RESPONSABILITA’ CHE QUELLA PERSONA CHE PRENDE I FARMACI NON USI VETRO, LAMETTE, CORDE O ALTRO CONTRO SE STESSO.

Questa cosa FORSE (?) vale più del poter prescrivere i farmaci.

Noi non abbiamo schermi a volte, nè scrivanie, nè camici, ne un blocchetto di ricette che possa farci da scudo.

Siamo quasi nudi, come la persona che viene da noi a chiedere aiuto.

Ci sono delle storie così dense di sofferenza … E noi quella sofferenza la sentiamo, la sentiamo addosso, e la sentiamo così forte che a volte vengono i brividi, a volte mentre si fa uan riflessione, la voce si spezza e bisogna raccogliere tutte le forze per non piangere, perchè quella sofferenza Noi ce la prendiamo un po’ addosso e la sentiamo davvero.

A volte mi è capitato di sentire gli occhi umidi. I brividi e di condividere tutto questo con la persona, ed è stato un momento di vera COMUNIONE.

Abbiamo la responsabilità di ACCOGLIERE IL DOLORE, e cercare di restuire alla persona qualcosa di positivo, che la aiuti a trasformare quel dolore in voglia di vivere e di andare avanti.

E a quelli che non credono nel mio lavoro posso dire solo questo:

Mi auguro, e auguro a tutti voi di non aver mai bisogno di Noi.

Ma forse se avete dei pensieri così limitati e pieni di pregiudizi, forse ne avreste proprio bisogno.

E non parlo solo da quasi psicoterapeuta, parlo anche da chi è dall’altra parte della scrivania e ha avuto l’umiltà di ammettere con se stessa che quella sedia al di là della scrivania ora è il posto più comodo dove potermi sedere.

Detto questo… andate in pace!

 

 

Grazie…

Anche se non so bene cosa devo riongraziare… Il caso?La psicoterapia? O sei stata tu, che hai mosso gli eventi?Non lo so… Ma  dopo due anni in cui mi sono tenuta il dolore fra me e me, ieri ho potuto abbracciare le persone che avevo bisogno di abbracciaree che volevo abbracciare, e ho non mi sono sentita sola ma anzi… in quei momenti l’amore per te è riuscito a superare il dolore, l’incrdulità che ancora prende e quella sensazione di irrealtà… E’ stata una vera comunione, e mi è sembrato davvero che tutte le cose siano state superate e che solo l’affetto abbia vinto su tutto. Anche sulla morte. Perchè eravamo lì per te e solo uniti si può andare avanti, uno scambio di abbaracci, ritrovarsi e con un semplice contatto dirsi tante cose..E’ l’unico modo che io trovo forse per farmi una ragione di tutte le cose che sono successe dal 2005 …

Grazie per avermi permesso di amarti ancora… “tuttavia,così come sempre”

Oggi c’è il sole

Come quella matina in cui mamma lesse il giorale e qualcosa nell’equilibrio cosmico cambiò.

C’è il sole anche oggi che ci farà pensare a te.

Non ci sono tante parole da dire… Come il prete… che non riusciva proprio a dire niente.

Allora te lo dico con una canzone che ti piacerà sicuramente. E’ quello che sento e lo metto quì…ancora mi sembra assurdo, ancora mi sembra illogico.. e ancora sono tanto tanto arrabbiata…A volte non ci sono ragioni per cui farsi una ragione…

Per Te:

L’angolo della speranza…

Un pochino di speranza dopo le valange di merda che son piovute in questi giorni.

Fanculo a tutti! Una cosa è certa:

 

 

 

La canzone del “re” fasullo

Voglio condividere con tutti quelli che passano di qui ( ma chi siete?Chissà… lasciate un segno magari) una canzone che è mooooolto attuale, eppure è stata scritta negli anni ’70 credo per fare da colonna sonora ad un meraviglioso cartone della Disney… Questo per mostrare che alla fine tutto il mondo è paese e “i cattivi” sono fatti ( purtroppo) con lo stampino..Ma quando lo buttiamo sto stampino??Che qui non torna nessun Re legittimo, e non abbiamo eroi che rubano ai ricchi per dare ai poveri, abbiamo solo ladri che rubano a tutti per arricchire se stessi!

Dai cantiamo tutti insieme:

Una doverosa eccezione

So benissimo quello che scrissi tempo fa.

MI sono tirata fuori da qualunque discorso riguardasse “lui”, quella specie di nano, affetto da qualche morbo psichico, che mi si è messo la corona in testa…come il principe giovanni.

L’ho volutamente ignorato, ho ignorato le sue Tv e le notizie che lo riguardano.

Non rappresentandomi nulla, nulla mi interessa di lui, non mi rappresenta nè ha da parte mia alcuna forma anche seppur ancestrale di rispetto.Non è nemmeno umano per me.

Ma oggi, la sporca battuta, offensiva e grave che ho dovuto SUBIRE al telegiornale… non si può ignorare.

Mi sento profondamente umiliata nel mio appartenere all’Italia. Provo un fortissimo senso di vergogna anche a stare in Europa…E non posso fare niente per alleviare questo. Posso solo votare, e sperare che la mia terra un giorno sia libera da vincoli politici e possa rifiorire come quando è nata. Un’isola se è tale è meglio che sia legata al mare e a null’altro.

Le vergogne dei sardi, che se le creino i sardi. La reputazione dei sardi… se la devono fare i sardi non la devono subire di riflesso solo a causa di fili invisibili che le legano ad un paese che in realtà la sfrutta, la distrugge e poi ne parla male, e tratta i sardi come se fossero alieni che vengono da un’altro mondo.Senza nemmeno capire che ne siamo fieri, perchè noi siamo diversi.

Ecco, io mi vergogno.

La mancanza di rispetto espressa da quella battuta offende anche me come essere umano che rispetta gli altri.

MI vergogno, mi fa schifo tutto questo, mi fa veramente schifo. Vorrei cambiare nazionalità.

L’immondezza non sta solo a Napoli. L’immondezza vera è il marciume dentro gente come lui che parla al mondo e fa apparire quella parte di persone per bene che ci sono in Italia come appartenenti al suo fascio d’erba putrida.

Che schifo.

Che schifo.

Chiedo scusa al mondo intero… Sapete in Italia i Centri di Salute Mentale non funzionano come dovrebbero e purtroppo non sempre i ricoveri coatti si possono fare.. specialmente a persone potenti.

Detto questo me ne vado.

Continuare a pensarci è troppo orrido.

aututnno

Che strano uscire dopo quasi due settimane…

Ho sentito l’odore del Natale…ed è bellissimo … ma tutto questo autunno, così pieno… Uff… ho perso gli ultimi giorni di bel tempo 😦

E va beh… piano piano le forze tornano, anche se mi sono resa conto che 3 o 4 giorni di cibo trattenuto in corpo non sono niente. Ho ancora molti capogiri e mi sento proprio priva di energia…

Però… la cosa più bella dell’autunno è quando si ha la fortuna, come me, di possedere un caminetto!

E’ fantastico stare seduti intorno al fuoco a godersi tutto quel calduccio, con Gilda accovacciata sulle ginocchia che dormicchia e il Mio Amorino accanto…

Se riusciremo mai a trovare sta benedetta casa spero si possa aggiungere il caminetto…

E va beh per oggi è tutto.

Oggi non ho voglia di pensare alle cose brutte… Mi getterò nello streaming come prima cosa e poi  guarderò Coretsie per gli ospiti a N.Y. che sembra divertente…

Buona serata a tutti i bimbi sperduti, ai pirati, ai pesciolini e alle mie fatine!