Ieri notte ho rivisto Ritorno a Could mountain….
Porca miseria, si conoscevano appena, ma sapevano entrambi che nell’altro c’era qualcosa. Ed è stato un viaggio, ed è stata attesa. Quattro anni.
Mai un ripensamento, solo la convinzione che se quelle poche emozioni erano vere allora anche l’amore era vero e ne è valsa la pena, in fondo..nonostante tutto.
Quano lo vidi al cinema era il 14 febbraio. Piangevo, perchè pensavo di amare una persona.
Ieri l’ho rivisto e la circostanza mi è sembrata familiare….
Forse sono fatta male. Forse la persona in questione ( lo so avevo giurato di non parlare più di lui, ma lui c’è…in me, per cui…pazienza) ride di me. Ride e pensa che sono una cretina che si fissa per due bacetti, e per una serie di coincidenza che facevano di me "il suo altr ego femminile, per non dire la solita copiona". Coincidenze…e guarda cretina che si monta la testa!! Solo perchè le ho detto di volermi bene, solo perchè le ho detto che volevo prendere a calci lepaure insieme!!
Ridicola, infantile!! Che personcina!!!
E va beh…riderà di me.Pazienza.
Le lacrime sono mie, sono un prblema mio, le domande sono mie e me le tengo, supererò questa fase anche assillando il blog di domande. Questa è la mia isola, possa chiedere quanto voglio, posso cambiare i finali e scrivere come e quanto voglio.
Io sono una che aspetta sempre…Faccio male, lo so. Esistono persone che non meritano un’attesa ma fino a che qualcosa dentro non muore si aspetta un segno, si guarda il futuro in pozzo o si aspettano le scie degli aerei….Si parla con qualcuno che non arriva, perchè un minuto, un abbraccio, o un bacio…una semplice carezza, contengono miriadi di senzasioni e infinite parole da dire.
<< credevo che l’azzurro di 2 occhi per me fosse sempre cielo….>> Forse mi sono sbagliata.
Magari disperderò nel vento le mie infinite parole, e terrò per me quelle sensazioni che mi fanno male al cuore e mi fanno piangere, perchè a volte, ci sono sensazioni così forti, che il corpo non riesce a contenerle tutte. Allore si piange. E’ così che nasce la commozione, è così che si piange di felicità, di dolore o perchè ci si diverte tanto!
Ieri ho finito di leggere per la seconda volta il piccolo principe.
Si parlava della rosa. Il piccolo principe ad un certo punto ragiona e pensa:
il mio fiore è effimero, e non ha che 4 spine per difendersi dal mondo! E io l’ho lasciato solo!
So come si sente larosa del piccolo principe.
Aveva la tosse quando lui è partito, ma lei comunque disse orgogliosa che tutto sommato se la sarebbe cavata anche senza di lui. ( ma non è vero!! )
Ma poi mi sono scoperta volpe.
L’ho capito ieri.
ADDOMESTICARE: creare dei legami
Tu, fin ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te, unica al mondo.
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La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto la terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro.Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano , che p dorato mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…
Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo.
E questo fa riflettere sulla vita, e sull’amore e il piccolo principe vide le rose e pensò:
Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente un qualsiasi passantecrederebbe che la mi rosa vi assomiglli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perchè è lei che ho innaffiata. Perchè è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perchè è lei che ho riparata col paravento. Perchè su di lei ho uccisi i brichi ( salvo i due o tre per le farfalle). Perchè è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè è la mia rosa.
Il segreto della volpe diventa il mio segreto e forse è questpo che mmi impedisce di lasciar perdere…..e anche se non ho più il coraggio di andare in contro all’ennesimo silenzio, il mio cuore crede e spera……In un futuro, se non sarà presente e in un presente anche se non sarà mai futuro. Ma spera…che qualcosa si muova al di la di uno shermo…..
Ecco il mio segreto, E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…
Questo passo del libro, è essenziale per capire quanto il senso della vita sia accompagnato dall’amore verso qualcunque cosa, famiglia, lavoro, amici, il mondo intero, senza il nostro addomesticarlo sarebbe privo di senso….
Per questo non capisco l’utilità del silenzio, per quasto non capisco l’abbandono gratuito.
La volpe lo dice. Certo, ci sono gli addii, ma quando ci diremo addio io guarderò il grano e sorriderò.
Di conseguenza è vero il contrario. Se mi abbandoni, e mi lasci, scappi via e io non so perchè, quando guarderò il grano il mio cuore si spezzarà e io non potrò fare a meno di piangere.
Una volta ho incontrato un fiore….
Ci siamo addomesticati, e lui era un signor fiore. Un fiorellino galante e dolce. Simpatico. Abbiamo riso tantissimo e abbiamo guardato insieme il tramonto e le stelle…Era un fiorellino adulatore….Io mi imbarazzavo sentendo le sue parole,perchè essendo una povera volpe, gli uomini mi avevano sempre trattata male e i fiori non mi avevano mai parlato …E non potevo credere che il fiore dicesse la verità….lui vedeva in me ciò che io vedevo in lui. E qusta cosa mi sembrava molto strana..
Un giorno gli dissi:
<< Ma come devo fare con te? >>
Lui facendo lo spiritoso rispose.
<< Voglimi bene >>
L’ho fatto.
Ma lui non c’è più. E ogni passo, mi nascondo sotto la terra. Ogni stella al tramonto è per me una lacrima. Ogni fiore non è quel fiore.
Continuo acacciare le galline e scappare dagli uomini che cercano di prendermi….Ed è noioso, molto noioso, come per la volpe del piccolo principe.
Chissà se incontrerò di nuovo il mio piccolo fiore gentile.
A volte penso ma che sia stato un sogno e che abbia sognato tutto, ma poi, mi accorgo che nella mia tana c’è qualcosa che prova che era sveglia e che tutto è accaduto davvero.
Attendo le scie degli aerei….e quando le trovo nel cielo, penso al mio fiore e mi immagino di rivederlo di nuovo, lui tra tanti fiori, solo per me….
mi è appena venuta in mente questa canzoncina che suona veramente a pennello!! 
sempre che non arrivino gli arabi a farci saltare in aria….
.
ahhhhhhh!!
(lui è il mio principino).
. Sono troppo belline!
Chissà…
LISOLACHENONCE' - P.A.S. 