NON SIETE STATO!

 

Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari.
Non siete Stato voi che trascinate la nazione dentro il buio ma vi divertite a fare i luminari.
Non siete Stato voi che siete uomini di polso forse perché circondati da una manica di idioti.
Non siete Stato voi che sventolate il tricolore come in curva e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non siete Stato voi né il vostro parlamento di idolatri pronti a tutto per ricevere un’udienza.
Non siete Stato voi che comprate voti con la propaganda ma non ne pagate mai la conseguenza.
Non siete Stato voi che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi sperando che vi rinfranchi.
Non siete Stato voi che risolvete il dramma dei disoccupati andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.

Non siete Stato voi, uomini boia con la divisa che ammazzate di percosse i detenuti.
Non siete Stato voi con gli anfibi sulle facce disarmate prese a calci come sacchi di rifiuti.
Non siete Stato voi che mandate i vostri figli al fronte come una carogna da una iena che la spolpa.
Non siete Stato voi che rimboccate le bandiere sulle bare per addormentare ogni senso di colpa.
Non siete Stato voi maledetti forcaioli impreparati, sempre in cerca di un nemico per la lotta.
Non siete Stato voi che brucereste come streghe gli immigrati salvo venerare quello nella grotta.
Non siete Stato voi col busto del duce sugli scrittoi e la costituzione sotto i piedi.
Non siete Stato voi che meritereste d’essere estripati come la malerba dalle vostre sedi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi.

Non siete Stato voi che brindate con il sangue di chi tenta di far luce sulle vostre vite oscure.
Non siete Stato voi che vorreste dare voce a quotidiani di partito muti come sepolture.
Non siete Stato voi che fate leggi su misura come un paio di mutande a seconda dei genitali.
Non siete Stato voi che trattate chi vi critica come un randagio a cui tagliare le corde vocali.
Non siete Stato voi, servi, che avete noleggiato costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete voi confratelli di una loggia che poggia sul valore dei privilegiati
come voi che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio:
‘Non sono stato io’.

 

STAMPERO’ QUESTO TESTO E NE FARO’ UN QUADRO DA APPENDERE IN CASA MIA.

CAPAREZZA HA ESPRESSO ESATTAMENTE TUTTO. NON CI SONO ALTRI COMMENTI DA FARE.

 

Ag-astio

Oggi che ho ringraziato Dio per essere nata Sarda, una riflessione è entrata in me:

Voi, che parlate male della Sardegna…MA CHE CAZZO CI VENITE A FARE?

MA CHI VI VUOLE? MA STATEVENE NEI VOSTRI PAESETTI DEL CONTINENTE!!

Statevene nelle vostre città, e respirata quell’aria nera e appiccicosa che fisserà tante schifezze nei vostri polmoni. Siete meglio di Noi?Benissimoooo!! Ma chi dice il contrario???

State a casa vostra!Che noi qui stiamo bene!

Ho un odio profondo per chi sputa sentenze senza sapere, senza conoscere, senza sforzarsi di capire.

OTTUSI DI MERDA!

Se io lancio una critica, ho esprimo un’opinione, lo faccio perchè perchè certe cose le ho viste e vissute e per più di 10 anni ho avuto il privilegio di girare quasi tutta l’europa, di vedere un po’ come vivono negli altri posti, di mangiare e fare la spesa dove vanno loro. Io sono stata educata alla conoscenza, al confronto, e alla conosceza della diversità delle culture e delle abitudini. Questo mi permette di aprire la bocca sapendo per lo meno un pochino di che cosa sto parlando.

Ma quando sento politici e popolini ottusi che sputano sentenze e giudizi su una terra che non conoscono, o di cui conoscono al massimo la costa smeralda, che non è più degna neanche di essere chiamata Sardegna….Beh allora il mio istinto primordiale mi suggerisce di mandarli a fanculo e non farli più entrare in Sardegna. 

Perchè gente così non è assolutamente degno del rituale d’ospitalità sacro al mio popolo.

La madre degli ottusi è sempre incinta. STERILIZZIAMOLA!